Bagnetto e igiene: i consigli dell'ostetrica

Molto spesso le mamme e i papà mi pongono domande sull'igiene e il bagnetto dei loro piccoli neonati: come tenerli puliti, quanto lavarli, cosa usare.
In questo articolo ho raccolto tutti i consigli utili a rispondere alle domande più frequenti dei genitori, soprattutto nei loro primi giorni.
Cordone ombelicale e bagnetto: come fare?
Al rientro a casa uno dei grandi dubbi è come occuparsi dell’igiene del bambino, soprattutto quando c’è ancora il cordone ombelicale.
Il cordone ombelicale dopo la nascita inizia a mummificarsi e cade intorno al 7°-10° giorno di vita del bambino.
La caduta del cordone è un processo spontaneo, che avviene senza la necessità di nessun intervento esterno e dà origine all'ombelico.
Prima che il moncone cada da solo, è molto importante che questa zona rimanga pulita e asciutta, ma non è necessario disinfettarlo.
Il primo bagnetto può essere fatto anche prima che cada il cordone ombelicale con la sola accortezza di non lasciare per troppo tempo il bambino in acqua e di asciugare bene la zona del cordone dopo il bagnetto.
3 consigli per una corretta igiene nei primi giorni di vita del bambino
- Pulire il moncone alla base, se lo ritenete necessario, con l’uso di una garza asciutta e coprilo con una nuova garza pulita ad ogni cambio di pannolino.
- Fare una piega prima di chiudere il pannolino in modo che stia al di sotto dell’ombelico per favorire il passaggio di aria ed evitare di chiudere il moncone ombelicale dentro il pannolino.
- Se si fa il bagnetto prima che cada il moncone del cordone, fare un bagnetto breve e asciugare bene la zona del moncone con delle garze asciutte.
Come lavare il bambino al cambio del pannolino
La pipì dei neonati non contiene grassi e le feci ne contengono pochissimi.
L’uso del sapone è indicato solo quando dobbiamo rimuovere lo sporco grasso.
La maggior parte delle volte basta semplicemente pulire con acqua, in modo da non togliere alla pelle del vostro bambino il suo strato difensivo più grasso.
Il sapone va utilizzato solo quando la zona dopo lavaggio con l’acqua rimane un po’ unta, oppure quando rimane un residuo di cattivo odore.
Ricordate di scegliere un sapone adatto ai bimbi e con un buon INCI, senza profumi e altri allergeni e con un pH fisiologico.
Con questi accorgimenti si ridurranno moltissimo gli arrossamenti nella zona pannolino.
Quando fare il bagnetto?
Il bagnetto per i neonati non ha solo uno scopo igienico, ma è un momento di cura e di benessere, sia per loro che per i genitori.
Molti studi dimostrano che questo è un momento che può portare ad un buon rilassamento del neonato, ma che ha anche un ottimo effetto sulla relazione genitore-bambino.
È fondamentale che venga dedicato il giusto tempo al bagnetto e che venga vissuto con tranquillità: i bambini sono spugne, assorbono tutte le emozioni provate dai genitori. Se i genitori in quel momento sono agitati, hanno fretta o sono preoccupati, sarà molto difficile che il bambino si rilassi durante il bagnetto.
Sfruttatelo proprio come un momento per voi, per il vostro bambino e per stare con lui, per guardarlo negli occhi, per toccarlo e accarezzarlo, contenerlo.
Dedicatevi al bagnetto in un momento tranquillo della giornata, con poche distrazioni.
Dove fare il bagnetto?
Il bagnetto si può fare nelle classiche bacinelle per il bagnetto dei neonati, in una bacinella per il bucato o nel lavandino di casa, avendo cura di igienizzarlo prima.
3 consigli per rendere il bagnetto un momento di benessere
- Trovare un momento della giornata in cui il bambino è sveglio e tranquillo e in cui voi potete dedicarvi al 100% a questo gesto di cura.
- Ascoltare e guardare i segnali che manda il bambino. Se si agita e piange, non far durare il bagnetto troppo a lungo e provare ad avvolgerlo in un asciugamano o in una mussola calda e poi immergerlo, mantenendo sempre il contatto visivo con lui.
- L’acqua per il bagnetto dovrebbe essere intorno ai 37° (potete misurarla con il termometro o fare la prova del gomito). È anche importante che nella stanza ci sia una temperatura intorno ai 25°, in modo da non fare raffreddare il bambino una volta uscito dall'acqua.
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